Home Shop Storia Controllo delle acque e gestione del territorio nelle “terre mauriziane”

Controllo delle acque e gestione del territorio nelle “terre mauriziane”

18,00

Aspetti tecnici e infrastrutturazione tra XVIII secolo e Unità d’Italia

Giosuè Bronzino

Pagg. XVI-307, ill., 2024.

ISBN 978-88-8262-342-5 DOI 10.26344/BRONZINO24

 

Descrizione

La gestione delle acque in età moderna rappresenta il fil rouge di questo volume, entro il quale la derivazione, la regimazione e più in generale il controllo dei canali diviene accorgimento utile alla strutturazione del territorio e fondamentale per la messa a coltura di questo. Il tema, di interesse anche per i segni che ancor oggi sono leggibili entro le aree agricole, rappresenta oltremodo il proficuo contesto entro il quale trova terreno fecondo il processo di specializzazione che le professioni tecniche affrontano dal pieno Ancien Régime alle soglie dell’Unità d’Italia, nel contesto di uno Stato, quello del regno di Sardegna, saldamente ancorato alla tradizione, ma già avviato verso articolate riforme nei settori della formazione e dell’applicazione dei nuovi saperi tecnici.

In questo contesto, la Sacra Religione dei Santi Maurizio e Lazzaro rappresenta un campo d’indagine privilegiato tanto per la rilevante estensione delle proprietà amministrate quanto per la continuità di gestione (e per il legame con la casa regnante), nonché ancora per l’imponenza del suo archivio storico. I processi di infrastrutturazione territoriale legati alle acque entro i tenimenti dell’Ordine sono qui correlati al regime commendatizio, strumento di amministrazione territoriale di primaria importanza. Nel contesto di questo sistema efficiente, la ricerca si sofferma sul caso studio di Lucedio, ben testimoniato dal materiale archivistico tanto documentario quanto iconografico: la messe cartografica a disposizione offre uno spaccato di ampio respiro e di continuità in grado di illuminare numerose figure di professionisti tanto di provenienza locale, scelti per la loro conoscenza diretta del territorio, quanto di sicura fama, latori questi ultimi di tecniche aggiornate e legami internazionali.

L’excursus qui compiuto mette in relazione dunque le competenze dei tecnici (ingegneri idraulici, geometri, misuratori) con la vocazione produttiva delle terre, nel contesto dell’articolato sistema di gestione dell’Ordine – che, come è stato dimostrato dal volume precedente della collana – costruisce la sua rappresentazione anche nelle scelte compiute sul territorio e nell’individuazione dei suoi professionisti.

Giosuè Bronzino – ingegnere edile, specialista in Beni architettonici e del paesaggio e dottore di ricerca, è assegnista di ricerca presso il Politecnico di Torino, Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (DIST), dove collabora a numerosi programmi scientifici. È socio del Centro Studi Piemontesi, all’attività del quale ha collaborato in varie occasioni con schede, saggi e articoli (si ricorda in particolare, con Michele De Chiaro, il contributo in realtà virtuale per la mostra e il volume Juvarra regista di corti e capitali dalla Sicilia al Piemonte all’Europa del 2021); pubblica inoltre con continuità sulla rivista “Studi Piemontesi” e contribuisce a “Miniera Studi Piemontesi” con le relative clips.

Questo è il suo primo volume, dedicato ai fondi dell’Archivio Storico dell’Ordine Mauriziano, alle cui ampie risorse documentarie si è avvicinato attraverso il lavoro per mostra e volume su Juvarra.