MASSIMO D’AZEGLIO
(24 ottobre 1798-15 gennaio 1866)
EPISTOLARIO (1819-1866)
a cura di
GEORGES VIRLOGEUX
Oggi 15 gennaio ricorre il 155° anniversario della morte a Torino di Massimo d’Azeglio.
Lo ricordiamo annunciando l’uscita imminente dell’ultimo volume dell’Epistolario: il volume XII (Supplementi), curato come tutti gli altri da Georges Virlogeux.
![](https://www.studipiemontesi.it/wp-content/uploads/2021/01/COPERTINA-DAZEGLIO-12-CON-BORDO.jpg)
“Sono raccolte nel presente volume le lettere di nuova acquisizione giunte in nostre mani dopo la pubblicazione dei volumi in cui avrebbero dovuto figurare. E anche talvolta quelle già pubblicate in versione scompleta o testualmente scorretta. Questo volume rispecchia per così dire la storia in progress dell’epistolario quale si è venuta svolgendo dopo la pubblicazione del primo volume nel 1987, nel quale ricordavamo, sicuri di potervi concordare, quanto aveva scritto Michele Barbi a Plinio Carli mentre curava l’epistolario di Foscolo: ‘Tanto è inutile che tu ti affanni: in lavori come questo, appena è uscito il primo volume bisogna cominciare a preparare l’appendice di aggiunte e correzioni da mettere in fondo all’ultimo’. Profezia avverata e promessa mantenuta! »….comincia così l’Introduzione al volume XII il curatore Georges Virlogeux. E chiude : «E con questo dodicesimo e ultimo volume si conclude la nostra ricerca intrapresa oltre quarant’anni fa… A misurare l’estensione e la natura del progetto (ben individuato da Alberto Maria Ghisalberti che non lo realizzò) fu Carlo Pischedda. Ad impegnare il Centro Studi Piemontesi in questa coraggiosa impresa fu Renzo Gandolfo. A Pischedda e Gandolfo, compianti numi tutelari va la nostra gratitudine e il nostro commosso ricordo. Bella fu l’avventura e ricchi d’umanità gli incontri con coloro che misero poi a disposizione il materiale conservato nei loro archivi, pubblici e privati, rivelando l’impressionante diaspora enumerata all’inizio di ognuno dei dodici volumi.”.