da Tavo Burat, Poesìe,Torino, Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis, 2008, p 53.
LACAVALCATATe le ricordi
le corse selvagge a briglia sciolta con il nostro popolo sparito nell’oblio di migliaia di stagioni sprofondate nel cavo del tempo fratello dai lunghi capelli? Ogni notte sento ancora il ribattere di zoccoli al galoppo vi aspetto compagni son qui ormai pronto accanto alla sorgente perché sempre vivo sarò soltanto nella cavalcata dei morti Su, hop!