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La Sindone è uno dei simboli di Torino e della corte dei Savoia. Comparsa in Francia nel XIV secolo, essa giunse in possesso della dinastia sabauda alla metà del Quattrocento. Da quel momento fra questa reliquia della Passione e i Savoia si andò consolidando un legame strettissimo, destinato a durare fino all’esilio di Umberto II. Reliquia dinastica, per cinquecento anni la Sindone ha seguito le vicende di Casa Savoia, divenendo protagonista della ritualità di corte e imponendosi non solo come elemento di celebrazione e di legittimazione ma anche come fattore di raccordo fra religione, politica e cultura nella ‘società dei principi’.
E’ su questa dimensione della storia del Santo Sudario che focalizza l’attenzione il convegno “La Sindone a corte. Storia, pratiche, immagini di una reliquia dinastica” organizzato dal Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino, dal Centro studi della Reggia di Venaria e dal Centro interdipartimentale di Scienze Religiose Erik Peterson dell’Università di Torino, il 5, 6, 7 maggio a Torino e Venaria.
I lavori si aprono martedì 5 maggio alle ore 15 all’aula magna della Cavallerizza Reale (Via Verdi 9, Torino), con la sessione su “Gli anni di Chambéry“; mercoledì 6 maggio dalle 10 in poi la discussione prosegue alla Reggia di Venaria sul tema “La Sindone a Torino fra corte e città“; conclusione nella mattinata di giovedì 7 maggio a Palazzo Chiablese (Piazza San Giovanni 2, dalle h. 9) con gli interventi su “Architettura e arte per la Sindone“.
Scarica QUI il programma completo delle tre giornate
Per informazioni: 011/4992457 – 338/8055656