An flanand tra le pagine del
Catalogo storico delle edizioni del Centro Studi Piemontesi
Le Botteghe in Piemonte esterni e interni tra 1750 e 1930, a cura di CHIARA RONCHETTA, Torino, Centro Studi Piemontesi, Regione Piemonte, 2008, pp. 443. ISBN: 978-88-8262-130-8
Questo volume, che segue e completa Le botteghe a Torino, raccoglie il censimento delle botteghe storiche della Regione Piemonte realizzato utilizzando la legge regionale 34/95.
Il censimento è molto esteso e ha comportato un lavoro pluriennale, che è stato sviluppato a partire dal 2002 e ha visto impegnate dieci équipe di schedatori, ciascuna formata da un architetto, uno storico dell’arte e un fotografo.
Le Botteghe rilevate sono suddivise secondo le attuali otto province del territorio regionale: provincia di Torino, Cuneo, Vercelli, Biella, Asti, Alessandria, Novara e Verbania; sopralluoghi e indagini sul campo hanno permesso di individuare le diverse località che conservano botteghe e negozi di interesse storico. Nella maggioranza dei casi si tratta di locali riconducibili al periodo compreso tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, proprio quando nelle città piemontesi si verifica un vivace rinnovamento urbanistico, edilizio e uno sviluppo del commercio anche in funzione della crescita economica legata all’innovazione dei mezzi di produzione e allo sviluppo industriale.
Questo volume pubblica 1040 schede, accompagnate da un inquadramento storico-urbanistico per ogni provincia che pone in evidenza lo sviluppo economico, sociale e urbano; per alcune città sono poi raccolte informazioni sulla storia e sull’organizzazione del commercio. Le città sono scelte con un criterio puramente quantitativo: quelle che conservano ancora più di nove botteghe storiche.
Per ogni centro una mappa attuale localizza i diversi negozi, mentre mappe storiche e immagini iconografiche documentano le trasformazioni degli abitati.
Il libro propone quindi di percorrere le diverse province piemontesi alla ricerca delle botteghe che, pur avendo caratteristiche costanti nel disegno e nella distribuzione degli spazi, testimoniano un’organizzazione del commercio legata ai caratteri propri di ogni provincia in funzione della storia, dell’economia e dello sviluppo delle sue città e della sua campagna.