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ALBERTO ROCCAVILLA, Michele Roccavilla. Sanfront 1787-Tacticopoli 1827. Un patriota della Valle Po attraverso l’Europa, prefazione di Pierangelo Gentile. Coedizione Centro Studi Piemontesi- Fusta editore di Saluzzo. Pagg. 254. € 17.
Duecento anni fa Michele Roccavilla, partito dalla piccola Sanfront, sacrificò la vita per la “Causa” inseguendola per ogni dove. Oggi, un suo discendente, Alberto Roccavilla, con passione e acribia, ne ricostruisce la biografia attraverso numerosi inediti.
Un bel contributo a quella stagione che fu prodromo del nostro Risorgimento; pagine in cui emergono sacrificio, impegno, altruismo: in tempi di egoismi internazionali, decisamente un’altra Europa.
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Quanto spesso la Storia – quella, come si dice, con la S maiuscola – finge di non ricordare i nomi di coloro che l’hanno abitata, che le hanno dato forma? Impossibile dare una risposta esauriente.
Michele Roccavilla sembra comunque essere uno di costoro: potremmo definirlo, non fosse che questo nostro proposito apparirebbe irriverente, un «personaggio storico minore». Eppure.
Quando questo eppure si insinua nella ricerca storica, ecco che la vita di una personalità specifica ci si snoda di fronte, e noi ne cogliamo l’intreccio con la Storia. È in questo momento, durante questo processo, che aggiungiamo qualcosa alla Storia stessa. E forse iniziamo a vederla sotto un’angolazione diversa.
Roccavilla nasce nel 1787, in un periodo storico durante il quale – tra la fine del Settecento e i primi decenni dell’Ottocento – forze centrifughe culturali, sociali e politiche ispirarono la Costituzione della Corsica nel 1755, quella americana adottata nel 1787 e fecero deflagrare la Rivoluzione francese nel 1789.
Michele Roccavilla scenderà in guerra nell’esercito napoleonico, quindi parteciperà ai moti del 1821 in Piemonte, poi sarà in Spagna in soccorso del governo costituzionale. Infine combatterà in Grecia, durante la guerra d’indipendenza, nel biennio 1825-’27. E proprio nel 1827 morirà, non senza aver compiuto un atto di eroismo.
Michele Roccavilla, oggi possiamo dirlo, partecipò alla costruzione di questo nuovo mondo: embrione di quello moderno.