Descrizione
Gli almanacchi sono un genere editoriale ormai scomparso e oggi sostituito da strumenti più neutrali come l’agenda e il calendario. I Palmaverde, celebri calendari del regno Sardo (1722-1888), erano pubblicazioni annuali che fornivano, con puntualità e precisione di dettagli, un agile vademecum per orientarsi sulle abitudini, sugli usi e sulle forme di governo e di rappresentanza della città e del suo territorio. Contemporaneamente, essi marcavano i segni dello scorrere del tempo, illustrando i ritmi stagionali, le fasi lunari, il movimento dei pianeti, e talora l’oroscopo dell’anno. Alcuni esemplari presentano pagine bianche fascicolate nel testo per le annotazioni personali del possessore. La presenza di lussuose legature dimostra che gli almanacchi venivano conservati e probabilmente consultati come una sorta di piccola enciclopedia.
Nel volume sono raffigurati i centotrenta i Palmaverde della collezione di Giuseppe Pichetto, databili dal 1741 al 1886 e raggruppati per temi al fine di mettere in evidenza alcune caratteristiche essenziali di questo almanacco: il legame con la città enfatizzato dall’immagine iniziale, le principali rubriche, le illustrazioni, e infine il gusto decorativo delle legature più preziose, portando lo sguardo su alcuni aspetti del vissuto dell’antica comunità cittadina e su uno degli strumenti che contribuivano ogni anno a rinsaldarne l’identità.