Descrizione
Il poemetto in piemontese che celebra la vittoria sui francesi dopo il lungo assedio del 1705-706 è qui modernamente e criticamente riedito, con un opportuno apparato di note e commenti. Come osserva Renzo Gandolfo nella prefazione, «l’Arpa continua la tradizione subalpina di un’arte epico-narrativa che attraverso le canzoni popolari, dalla vetusta Canzone per la presa di Pancalieri, dalle poesie di Carlo Emanuele I o dell’anonimo della Historia della Guerra del Monferrato sale, per il Ventura e il Saluzzo, fino al Calvo e al Brofferio: il più spesso anonima espressione delle vicende e dei travagli attraverso i quali le genti del Piemonte hanno conquistato la loro dignità di nazione». Il poemetto è anche preziosa attestazione linguistica del piemontese del primo Settecento.