Home Shop Lingua piemontese Repertorio Etimologico Piemontese – REP

Repertorio Etimologico Piemontese – REP

110,00

Direzione scientifica di Anna Cornagliotti, Università di Torino; Redattori: Luca Bellone, Anna Cerutti Garlanda, Anna Cornagliotti, Marisa Falconi, Laura Parnigoni, Giovanni Ronco, Consolina Vigliero

Pp. CLXXXII-814 (2015 ). ISBN 978-88-8262-240-4

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Descrizione

Dopo quindici anni di lavoro di una équipe di studiosi sotto la Direzione scientifica di Anna Cornagliotti, è uscito il monumentale Repertorio Etimologico Piemontese – REP: un “vocabolario” di grande formato di oltre 1.000 pagine che documenta la storia delle parole piemontesi dalla loro prima apparizione, con la ricerca dell’etimo, la registrazione delle varianti fonetiche e morfologiche e l’indicazione dei significati registrati fino a oggi.

Il Repertorio Etimologico Piemontese, REP come ormai identificato a livello internazionale, è stato ufficialmente presentato il 7 marzo nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale a Torino, alla presenza del Magnifico Rettore dell’Università di Torino Gianmaria Ajani e dell’Assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte Antonella Parigi. Dopo i saluti di Francesco Panero, Direttore del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne, e del Presidente del Centro Studi Piemontesi, Giuseppe Pichetto, insieme al Direttore Scientifico e ai Redattori del REP, è intervenuto il Prof. Dott. H.C. dell’Università di Torino, Max Pfister, Università di Saarbrücken, Direttore del Lessico Etimologico Italiano”.

«Il Repertorio Etimologico Piemontese (rep) – scrive Max Pfister nella Prefazione all’opera – si affaccia oggi nel panorama della lessicografia dialettale come una novità attesa e benvenuta. Per poter apprezzare l’enorme sforzo compiuto dalla squadra piemontese sotto la direzione di Anna Cornagliotti, si deve considerare la situazione di partenza: una regione linguisticamente interessante nel cuore dell’Europa, nel centro della Romània, con una tradizione vocabolaristica che da Michele Vopisco (1564) giunge, attraverso Maurizio Pipino (1783), Luigi Capello (1814), Casimiro Zalli (1815, 1830), Michele Ponza (1830-1834), Vittorio Di Sant’Albino (1859) e Giuseppe Gavuzzi (1891), fino a Camillo Brero (1976, 2001) e Gianfranco Gribaudo (1972-1975 con Seglie, 1983, 1996). L’ideatrice del rep dispone inoltre di una chiave preziosissima per la lessicografia piemontese: il dizionario manoscritto inedito di Nicolao Gioachino Brovardi della fine del Settecento con indicazioni fonetiche e fraseologiche eccezionali».

Con la pubblicazione del rep, continua il Prof. Pfister, sono stati raggiunti i due obiettivi prefissati: «fornire uno strumento di facile consultazione per un pubblico non specialistico e, allo stesso tempo, permettere allo studioso di trovare tutte quelle indicazioni che qualificano l’opera come un serio contributo scientifico». Su queste basi, con il patrocinio e l’appoggio della Regione Piemonte e del Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis, nell’anno 1998 Anna Cornagliotti «si è lanciata in un’iniziativa lessicografica ammirevole. Non era un percorso senza rischi e ostacoli. Ma grazie al rigore scientifico che le viene anche dal magistero filologico, grazie alla lodevole dedizione dei collaboratori, unita a un coraggio imperturbabile, dobbiamo dire che la studiosa torinese è riuscita nell’impresa».