Home Shop Novità Palazzo Birago di Borgaro. Una dimora juvarriana per la Camera di commercio di Torino

Palazzo Birago di Borgaro. Una dimora juvarriana per la Camera di commercio di Torino

30,00

A cura di Elena Gianasso, Albina Malerba, Gustavo Mola di Nomaglio

Traduzioni a cura di Simona Caldera

pagg. 198, ill. a colori, in collaborazione con la Camera di Commercio industria artigianato e agricoltura di Torino, 2019. ISBN 978-88-8262-289-3

Descrizione

Quando, alla fine degli anni Novanta, la Camera di commercio di Torino ha acquistato Palazzo Birago di Borgaro, ha avviato i lavori di ristrutturazione e restauro grazie ai quali è stato restituito alla città uno tra i più importanti tasselli del suo patrimonio culturale e un sapere che, con questo volume, ora è consegnato alla pubblica lettura.

L’edificio, un elegante fabbricato affacciato su via Carlo Alberto nella zona centrale di Torino già capitale del regno sabaudo, è l’esito di un progetto di Filippo Juvarra, il celebre architetto messinese a lungo impegnato a servizio di sovrani, illustri prelati e insigni famiglie europee.

Un’accurata indagine documentaria, presentata in queste pagine, segnala l’usuale approccio juvarriano alle fabbriche civili nella prospettiva, ancora riconoscibile, che dall’atrio si apre verso il giardino. I cantieri successivi restituiscono più mani – di progettisti e maestranze – impegnate nell’integrazione, poi conservazione e costante valorizzazione di un bene che, nell’Ottocento, è stato acquistato dalla famiglia Dalla Valle di Pomaro che ha soprattutto aggiornato gli interni al nuovo gusto decorativo.

In apertura del libro, che consente di comprendere compiutamente il grande valore storico e ambientale dell’edificio, sono ricostruite le vicende della Camera di commercio fin dai suoi primi passi.

In parallelo, sono protagonisti nel libro il committente, Augusto Renato Birago di Borgaro (1670-1746), comandante supremo dell’esercito del Regno di Sardegna e la sua famiglia. I Birago di Borgaro erano un ramo della celebre casata originaria del Milanese che grandeggiò dapprima nella storia del Ducato di Milano e poi, specialmente, in quella di Torino, del Piemonte e di Francia.