Descrizione
Con questo libro si vuole rendere omaggio alla memoria del conte di Cavour da una prospettiva particolare. Il grande statista piemontese, vero padre politico e diplomatico dell’Unità nazionale era una persona multiforme. Le sue giornate facevano poche concessioni al riposo, e la sua mente fervida era costantemente orientata verso nuovi progetti e nuove iniziative, tra queste ricordiamo proprio la fondazione del Circolo del Whist. Il Club, infatti, fu fondato da un gruppetto di 40 gentiluomini della Torino di quel tempo, raccolti intorno alla proposta di Camillo Benso di Cavour, e la stesura del primo statuto fu redatta di suo pugno. Il volume, che raccoglie i testi di Gustavo Figarolo di Gropello, Carlo Arborio Mella, Vittorio della Croce di Dojola, Edoardo Greppi di Bussero, Gustavo Mola di Nomaglio, Roberto Nasi, Tomaso Ricardi di Netro, Roberto Sandri Giachino, Alessandro Sclopis di Salerano, Alberto Turinetti di Priero, offre una lettura di Camillo Cavour come uomo di società e come figura centrale di Club italiani ed europei.