Descrizione
Quando Nizza e Savoia furono cedute alla Francia, in seguito a un referendum dagli esiti a un tempo scontati e discussi, numerosi Savoiardi e Nizzardi optarono per la nazionalità “sarda” e, di lì a poco, italiana, fissando la propria residenza in diverse città della penisola. Tra i documenti dell’Archivio Storico del Comune di Torino c’è un fondo di grande suggestione e fascino, di indiscutibile validità, costituito da cinque grossi volumi in cui sono raccolti gli atti di cittadinanza dei circa 1500 che domandarono, spesso a nome anche delle proprie famiglie, di divenire cittadini torinesi.
L’A., Fulvio Peirone, studioso, funzionario dell’Archivio Storico della Città di Torino, ha rilevato le informazioni salienti riguardanti ciascun personaggio, provenienza, professione, parentele, informazioni personali di grande interesse.
Gli ampi saggi di Paola Casana, Bénédicte Decourt Hollender, Enrico Genta, Gustavo Mola di Nomaglio, Gian Savino Pene Vidari, Rosanna Roccia, Michele Rosboch e Olivier Vernier incorniciano il documento torinese nel quadro storico-giuridico e lo collocano nella prospettiva degli avvenimenti storici e sociali, in dialogo con le ricerche nizzarde, coinvolgendo le Università di Torino e di Nizza, premessa per un confronto successivo con le Istituzioni savoiarde.
Il volume vuol essere un omaggio alla storia di Torino che ha visto proprio nel 1860 e 1861 il culmine del processo di unificazione e conosciuto il ruolo di capitale, ma vuol essere anche un importante ricordo di quelle persone divenute torinesi per costruire insieme l’Italia del futuro.