Descrizione
Il volume si concentra sulla prima stagione della fortuna di Gobetti, i primi anni Venti, ovvero il periodo in cui si manifestava l’impegno pubblico di Piero Gobetti giornalista, organizzatore di cultura, editore.
L’intento di Giancarlo Bergami, autore di molti volumi e saggi sulla storia italiana del Ventennio e studioso in particolare di Gramsci e Gobetti, è quello di chiarire la natura in fieri del pensiero, le ambivalenze e spesso l’oscurità del suo linguaggio, le componenti eterogenee della sua formazione. L’intento non è tanto quello di tornare sulla storia della ricezione del pensiero gobettiano quanto scavare nei rapporti fra Gobetti e i suoi lettori contemporanei, per sondare consensi e rifiuti, giudizi di merito più che politici.
Alla prima parte del volume, dedicata a “Gobetti e l’intellighenzia nazionalista e fascista”, segue un contributo critico-documentario di note bibliografiche su Piero Gobetti dal 1918 al 1923.