Descrizione
Nello scenario della Valle di Susa durante l’occupazione nazista, Silvio Bertotto ricostruisce la vicenda del giovanissimo Guerrino Nicoli, la mascotte della Brigata Carlo Carli, morto sedicenne nel corso dell’attacco dei partigiani al dinamitificio Nobel di Avigliana. Conosciuto con il nome di battaglia Balilla, Guerrino Nicoli, operaio alle Ferriere Fiat, era fuggito di casa per unirsi ai partigiani, e fu proprio lui a sacrificarsi per salvare la vita al comandante Genio, Eugenio Fassino (padre di Piero).
Dalle ricerche di Bertotto, che ha utilizzato fonti conosciute e inedite, dai registri scolastici ai ricordi di famigliari e amici, dai compagni di giochi ai colleghi in fabbrica, dai diari agli appunti e note, scaturisce il ritratto di un ragazzo impetuoso e coraggioso, non diverso dalla maggioranza dei suoi coetanei per interessi, slanci emotivi, ingenuità, che si unisce ai partigiani condividendone le speranze e i sogni ma anche i disagi e le sofferenze.
La vicenda personale del giovane Nicoli si inerisce nel contesto storico e sociale di quegli anni così particolari, tra il 1943 e il 45.